Posts Tagged 'Pechino 2008'

Road to Beijing 2008 #3

Ormai manca davvero poco – qualche ora – all’inizio di queste chiacchieratissime Olimpiadi in terra Cinese. Ho già espresso qui la mia opinione riguardante le polemiche che hanno fatto e faranno da cornice agli eventi sportivi e qui ho elencato un po’ di imprese sportive degne di nota delle passate edizioni. Non mi resta quindi molto da aggiungere: volevo solamente segnalarvi due simpatiche iniziative collegate ai Giochi.

La prima è un’idea dell’UNESCO (United Nation Educational, Scientific and Cultural Organization) che ha deciso di lanciare un fumetto rivolto ai bambini dal titolo The Case of the SpoilSports (il primo capitolo è scaricabile in formato PDF cliccando qui); la storia racconta di due investigatori alle prese con un giro di sostanze dopanti assunte dagli atleti. L’obiettivo è chiaramente quello di educare i giovani a vivere lo sport in modo sano e di sperare che crescendo non cedano alle scorciatoie tristemente attuali oggi.

Lo stadio The Birds Nest ricreato con i LegoLa seconda è decisamente meno impegnata – ma comunque impegnativa. Un gruppo di amanti dei Lego ha deciso di ricostruire, utilizzando appunto i mattoncini, la maggior parte delle strutture del Villaggio Olimpico.

Panoramica del Villaggio Olimpico ricreato con i LegoNelle immagini che ho riportato qui potete vedere il famoso stadio The Birds Nest ed una vista dall’alto di un pezzo di villaggio. Per vedere una galleria completa di immagini cliccate qui.

Che il divertimento (speriamo) abbia inizio!

zar

Road to Beijing 2008 #2

Scusate se torno a parlare di Olimpiadi in così breve tempo ma sono un po’ a corto di argomenti (in realtà ho anche altro da fare). Comunque oggi volevo elencare un po’ di imprese storiche e curiosità in cui mi sono imbattuto cercando informazioni per la stesura del post precedente.

Spulciando un po’ di siti ad esempio si può scoprire che nell’edizione disputata a Montreal nel 1976 il sovietico Boris Onischchenko – già campione mondiale di pentathlon moderno – nel tentativo di conquistare l’oro olimpico ha truccato la sua spada inserendovi un dispositivo che faceva scattare a comando il segnalatore elettrico delle stoccate. O che vent’anni prima, a Melbourne, Harold O’Connolly, ex giocatore di football americano ed insegnante di inglese, è riuscito a conquistare la medaglia d’oro nel lancio del martello nonostante avesse un braccio più corto dell’altro di ben 7 centimetri.

Si può anche scoprire che il triste argomento doping (molto attuale in questi giorni) è una storia molto molto vecchia. Nell’edizione di Roma 1960 – la stessa che ha visto Abebe Bikila vincere la maratona correndo scalzo – morì il ciclista danese Knud Jensen; l’autopsia rivelò che la causa del decesso fu probabilmente un abuso di stimolanti.

Uno dei migliori è Earl Thompson, canadese, primo classificato nei 110m ostacoli corsi in 14″8 (all’epoca nuovo primato del mondo) ad Anversa nel 1920: la sera prima della gara si era ubriacato a tal punto da presentarsi barcollando in preda ai fumi dell’alcool ai blocchi di partenza.
Il suo tempo è rimasto imbattuto per 8 anni.
La prossima volta che dovete fare una gara fateci magari un pensierino.

Una menzione d’onore però la meritano Steven Bradbury e la sua magnifica impresa (anche se l’evento erano le Olimpiadi Invernali non posso esimermi dal citarlo – è uno dei miei miti sportivi).
Cos’ha fatto? Beh, gustatevi il video:

Chissà se oltre alle inevitabili polemiche le Olimpiadi di Pechino ci regaleranno anche qualche perla come questa!

zar

Road to Beijing 2008 #1

Tra una ventina di giorni (più precisamente il giorno 08/08/08 ) inizieranno le Olimpiadi di Pechino. Un evento sportivo – e non solo – in grado di catalizzare l’attenzione di tutto il mondo. La vittoria della medaglia d’oro olimpica è considerata il risultato più prestigioso conseguibile nello sport – ad eccezione del solito calcio (e di altri sport di squadra) in cui è considerato più importante vincere il campionato del mondo.

Quest’anno ha fatto molto discutere l’assegnazione dei giochi alla Cina e si è molto parlato di boicottaggio come gesto di protesta per il mancato rispetto dei diritti umani nel paese ospitante.

A mio avviso il boicottaggio sarebbe stato una scelta sbagliata – il vero errore è precedente, cioè aver assegnato l’organizzazione a Pechino. Una volta fatta questa scelta, però, per rispetto agli atleti che sono i veri attori dell’evento e che fanno molti sacrifici per arrivare all’appuntamento i Giochi devono esserci. Anzi, probabilmente l’aver puntato i riflettori sulla questione potrebbe servire a mostrare il regime cinese per quello che è realmente – anche se la censura sarà al solito implacabile.
L’unico boicottaggio giusto – che è stato anche proposto, ma che non verrà attuato – sarebbe quello dei politici ed esponenti dei governi, che potrebbero starsene a casa invece che andare a presenziare alla farsa della cerimonia d’apertura.
L’argomento meriterebbe una trattazione ben più approfondita di questa, ma a grandi linee io la penso così.

Detto questo passiamo all’aspetto sportivo: quali immagini legate alle precedenti edizioni delle Olimpiadi sono rimaste impresse nella vostra mente?

Magari la vittoria nei 400m di Cathy Freeman, aborigena australiana, nell’edizione di Sydney 2000.
O la prima volta della Germania unita a Barcellona ’92, anno della vittoria della pallanuoto italiana; o ancora il bacio del terreno dopo la vittoria di Gelindo Bordin a Seoul ’88, anno anche di Ben Johnson, vincitore dei 100m ma trovato positivo al doping.
Magari la scoperta del figlio del vento Carl Lewis, trionfatore a Los angeles nel 1984 o, più patriotticamente, le vittorie di Pietro Mennea e Sara Simeoni a Mosca ’80.
E che ne dite del famoso 10 a Nadia Comaneci a Montreal 1976 e degli 8,90m di salto in lungo di Beamon di Città del Messico nel 1968?
Gli ultimi non ho proprio potuto viverli di persona e nell’84 ero un po’ piccolino. Ma per fortuna ci sono i filmati e le foto!

Chissà se questa edizione dei Giochi si farà ricordare per qualche evento sensazionale. Voi che dite? Io spero che, nell’eventualità che accada, sarà “solamente” un evento sportivo.

zar


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